a Branko Bošnjak
Kundera e Cortazar hanno preso la nazionalità francese.
Brodski ha ottenuto asilo negli Stati Uniti.
Nekrassov è in Germania,
Gomez in Spagna.
Gaston Salvatore, tedesco del Cile,
ha eletto domicilio
a Venezia.
Herbert Kuner è a Vienna, Ion Milosz a Malmoe,
Juan Octavio Prenz a Trieste.
Pentii Saarikoski ci ha confidato recentemente a Struga
che già da tre anni non vive più in Finlandia.
Marquez passa la maggior parte del suo tempo nell’aereo tra Messico e Parigi. Due conclusioni s’impongono da sole:
o il mondo sarà ben presto popolato esclusivamente da emigrati,
o dovrà divenire l’unica patria universale degli uomini.
Izet Sarajlić, Qualcuno ha suonato, Multimedia Edizioni 2001 [traduzione di Sinan Gudžević e Raffaella Marzano]
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