Gli ultimi vent’anni sono stati caratterizzati da un ampio dibattito sui termini da adottare sia per definire la letteratura della migrazione (letteratura italofona, scritture migranti, letteratura migrante, letteratura della migrazione, letteratura della diaspora, letteratura multiculturale, letteratura postcoloniale, ecc.), sia i soggetti che questa producono (scrittori immigrati, scrittori migranti e migranti scrittori, scrittori postmigranti, scrittori migranti di seconda generazione, scrittori della diaspora, scrittori postcoloniali, ecc.). Come sostiene Cristina Lombardi-Diop, «The fluctuation of terminology is not merely a taxonomic issue but serves to identify what kind of approach critics have adopted in discussing these texts» (Caterina Romeo, Esuli in Italia).
Entra così nel vivo il ricco e interessante articolo di Caterina Romeo, Esuli in Italia – Vent’anni di letteratura della migrazione e di letteratura postcoloniale in Italia: un excursus, pubblicato sull’ultimo “Bollettino di italianistica. Rivista di critica, storia letteraria, filologia e linguistica”, diretto da Alberto Asor Rosa e edito da Carocci. Il numero corrente (n. 2, 2011) è uno speciale dedicato a “La letteratura italiana e l’esilio”.
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