venerdì 8 luglio 2011

La normalità del razzismo

La parola che più di ogni altra rappresenta forse il lessico del razzismo democratico, è «extracomunitario». Per capire quanto sia mistificatorio l’uso che si fa di questa parola basta leggere una guida dell’Italia per turisti molto venduta, nella versione in lingua inglese. Qui viene spiegato che in Italia con questo termine si indicano gli stranieri che hanno commesso reati.

Paolo Beni e Filippo Miraglia, La normalità del razzismo (introduzione al libro di Giuseppe Faso, Lessico del razzismo democratico. Le parole che escludono, Derive Approdi 2008)

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martedì 5 luglio 2011

I vulcani di rifiuti


Il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il mondo, se sullo sterminato immondezzaio non stessero premendo, al di là dell’estremo crinale, immondezzai d’altre città, che anch’esse respingono lontano da sé montagne di rifiuti. Forse il mondo intero, oltre i confini di Leonia, è ricoperto da crateri di spazzatura, ognuno con al centro una metropoli in eruzione ininterrotta. I confini tra le città estranee e nemiche sono bastioni infetti in cui i detriti dell’una e dell’altra si puntellano a vicenda, si sovrastano, si mescolano.

Italo Calvino, Le città invisibili, 1972

sabato 2 luglio 2011

Essere Paolo Nori, introdurre Giuseppe Faso, contro le parole parassite


Uno stralcio di Essere, l’introduzione che Paolo Nori ha scritto al libro di Giuseppe Faso, Lessico del razzismo democratico. Le parole che escludono (Derive Approdi):


[…] La prima volta che sono andato in Russia, nel 1991, io il russo non l’avevo mai parlato, con dei russi, l’avevo solo studiato sulle grammatiche e su qualche testo classico, come la Donna di picche, di Puškin, che era il testo da preparare per la prova finale del primo anno e il cui inizio, Odna dy igrali v karty u konnogvardejca Narumova, Dolgaja zimnjaja no’ prošla nezametno eccetera eccetera, lo sapevo a memoria. E a memoria sapevo dei pezzi interi, per esempio quello in cui si diceva che Saint Germain mog raspolagat’ bol’šimi den’gami, poteva disporre di forti somme di denaro.