sabato 3 settembre 2011

Centri di detenzione e case di lusso: così vicini, così lontani

 
Sull’Espresso di questa settimana (n° 36 anno LVII – 8 settembre 2011), l’accostamento straniante di alcune immagini: a sinistra, in alto, le brande e i lavandini intasati del centro di detenzione per bambini migranti di Lampedusa; a destra, a pagina intera, l’interno di una camera da letto in arte povera (di povero c’è solo lo stile: la casa appare assolutamente di lusso).
L’inchiesta esclusiva di Fabrizio Gatti, “La prigione dei bambini” (pp. 34-38), il cui incipit suona: «Non dorme nessuno stanotte», finisce con il risaltare ancor più (o in parte essere privata di forza?) a contrasto con la pubblicità di un’azienda che produce letti (p. 39), il cui pay-off echeggia: «dormire bene vivere meglio». Risalto o indebolimento che sia, l’effetto, certo, è disturbante.

M.L.P.



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