martedì 17 gennaio 2012

Da Roma a Pompei: Napoli, by-pass and bye-bye


Vedi Napoli e poi muori? Macché: purtroppo, il detto, sembra non valga più. «I turisti nemmeno la guardano, la città: magari ci dormono una notte, e poi di giorno scappano a Pompei». Questo il dispiacere di tanti amici che lavorano nel settore ricettivo partenopeo. Napoli come passaggio verso gli scavi e null’altro: niente centro storico barocco, niente lungomare, niente alture collinari, niente litorale posillipino e flegreo. L’elenco di ciò che i turisti si perdono (e continueranno a ignorare) potrebbe proseguire a lungo.


Un video che circola in Rete rende questa situazione anche più deprimente: “Rome to Pompeii made easy”, una serie di istruzioni per raggiungere il sito archeologico direttamente dalla capitale, spendendo un unico giorno in andata e ritorno. Con uno schiaffo ancora più forte a Napoli, ridotta nel filmato alle sole stazioni Centrale e Garibaldi, che non può non bruciare.


Vuoi per scarsa eleganza, vuoi per carenza di sensibilità culturale, vuoi per una scelta del tutto opinabile, chi ha confezionato il video ha ritenuto di non consigliare nemmeno uno sguardo alla città. Peccato che non abbia avuto neanche la premura di approfondire le informazioni (la Circumvesuviana è una linea pubblica, non privata) e l’astuzia commerciale di scegliere un treno Roma-Napoli puntuale, così come illustrato dal cartellone orario nel video (punto 1:36), con gli evidenti trenta minuti di ritardo: forse la giusta punizione per il turismo usa e getta.




M.L.P.

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